2008/10/11

1968/10/11 (16:03 IT): ...-3...-2...-1...zero...Decollo!

Sono le 16:03 italiane quando gli altoparlanti di Cape Kennedy scandiscono la parola "zero": un rombo e una potente fiammata arancione dei motori innalzano in cielo il Saturn IB, spinto idealmente anche dal grido di gioia e di speranza di tutti quegli americani che dal 25 maggio 1961 hanno lavorato e sacrificato una parte importante della loro vita per la più grande avventura umana di tutti i tempi.

Il lancio è avvenuto con tre minuti di ritardo sull'ora prevista a causa del forte vento che spirava sulla zona di lancio. Il comandante della missione e veterano dello spazio Walter Schirra aveva espresso le sue preoccupazioni già qualche giorno prima della data stabilita del "liftoff": se il vento avesse superato i 18 nodi non si sarebbe proceduto al "via". Al momento del distacco del Saturn IB il vento aveva superato abbondantemente il limite imposto da Schirra, avendo una intensità di ben 25 nodi.

Tutto comunque procede bene fino all'ingresso in orbita, che avviene dieci minuti dopo aver lasciato la rampa numero 34.

È iniziata una nuova grande avventura nella storia spaziale degli Stati Uniti e della NASA. Dopo i primi voli sub-orbitali e orbitali del Programma Mercury, le missioni delle "passeggiate spaziali" e dei "rendez-vous" dei dieci voli Gemini, questa volta si punta più in alto, a 384.000 chilometri dalla Terra, con il Programma Apollo.

Foto AP7-KSC-68PC-185.


Foto AP7-KSC-68PC-197.


Foto AP7-KSC-68PC-163.


Foto AP7-KSC-68PC-188, ricerca di J.L. Pickering.


Foto AP7-KSC-68PC-0179, scansione di Ed Hengeveld.


Eccezionale veduta aerea del decollo: la compressione della prospettiva causata dal teleobiettivo fa sembrare che il Saturn IB decolli dalle vicinanze del centro di controllo. Foto AP7-KSC-68PC-187.


Foto AP7-68-HC-641, ricerca di J.L. Pickering.