2008/08/15

1968/08/15: In un anno difficile, la NASA si prepara per il ritorno allo spazio con Apollo 7 e 8

Il 1968 è un anno tormentato in gran parte del mondo. Le forze militari dell’Unione Sovietica e dei paesi del Patto di Varsavia invadono la Cecoslovacchia e pongono fine alla Primavera di Praga e alle speranze di democrazia del paese. La guerra in Vietnam diventa sempre più cruenta e assurda, scatenando vaste proteste fra gli americani, scossi da due assassinii politici: l’uccisione di Martin Luther King, leader dei diritti civili dei neri, e quella del senatore Robert F. Kennedy. Ad agosto, la convention del partito repubblicano statunitense ha nominato Richard Nixon come candidato alla presidenza fra contestazioni violente.

In questo mondo che sembra aver perso ogni sembianza di stabilità, la NASA cerca di mantenere la rotta di una missione datale da un presidente, Kennedy, morto anche lui in circostanze violente (assassinato a Dallas nel 1963): arrivare sulla Luna entro la fine del decennio. Per farlo, lavora contemporaneamente a due missioni: Apollo 7 e Apollo 8.

Apollo 7 è il primo volo con equipaggio di un veicolo di questo tipo ed è il primo volo dopo la Gemini 12 a novembre del 1966: una pausa di quasi due anni, dovuta in gran parte al lavoro febbrile per riprogettare il veicolo dopo l’incendio che lo aveva funestato durante un’esercitazione a gennaio del 1967, costando la vita a tre astronauti.

A Houston, la NASA ha condotto oltre un centinaio di test di infiammabilità, riducendo il più possibile i componenti infiammabili, e il 14 marzo 1968 ha annunciato la decisione di cambiare l’atmosfera di bordo, eliminando l’ossigeno puro a pressione leggermente superiore a quella atmosferica e sostituendolo, per la fase di pre-volo e decollo, con una miscela di ossigeno e azoto. Durante il volo nello spazio, in cabina si respirerà ossigeno puro a pressione ridotta, per evitare il rischio di embolia, e all’interno delle tute resterà ossigeno puro a 0,34 atmosfere per tutta la missione.

A maggio è arrivato al Kennedy Space Center il veicolo spaziale Apollo, costruito dalla North American Rockwell in California, che dovrà portare nello spazio gli astronauti di Apollo 7 a ottobre. I tecnici l’hanno esaminata a fondo; il 26 luglio l’equipaggio primario, composto dal comandante Walter M. Schirra, dal pilota del modulo di comando Donn F. Eisele e dal pilota del modulo lunare Walt Cunningham, ha svolto un test della durata di nove ore per verificare il comportamento del veicolo in quota, depressurizzando la capsula per simulare un’emergenza, dimostrando di poter restare senza pressione in cabina e di poter sopravvivere all’interno delle proprie tute. Il test è stato ripetuto il 29 luglio dall’equipaggio di riserva (Thomas P. Stafford, John W. Young e Eugene A. Cernan).

A sinistra, Cunningham si appresta a entrare nel Modulo di Comando per il test di comportamento in quota; a destra, l’intero equipaggio è nel modulo per il test.




Il veicolo è stato poi portato alla Rampa 34 per accoppiarlo meccanicamente ed elettricamente con il suo vettore, un grande razzo Saturn IB, ai primi di agosto. Il motore primario J-2 del secondo stadio del Saturn IB è stato modificato per evitare il ripetersi dei problemi avvenuti durante la missione senza equipaggio Apollo 6 e sono state rinforzate le linee di alimentazione del propellente.

Il vettore Saturn IB sulla rampa di lancio prima dell’accoppiamento con il Modulo di Comando e Servizio, 27 giugno 1968. Foto NASA KSC-68C-3628.


I Moduli di Comando e Servizio, insieme alla carenatura di raccordo, vengono accoppiati alla sommità del vettore Saturn IB il 19 agosto 1968. Foto NASA 68-HC-465.

Il vettore Saturn IB insieme ai Moduli di Comando e Servizio e al razzo sommitale d’emergenza sulla rampa di lancio.


L’equipaggio si è esercitato a lungo nel simulatore presso il KSC e ha simulato l’entrata e l’uscita dal Modulo di Comando del veicolo spaziale mentre indossava le ingombranti tute spaziali.

Da sinistra, Schirra, Cunningham e Eisele discutono accanto al simulatore del Modulo di Comando.

Il 5 agosto l’equipaggio si è recato nel Golfo del Messico per le prove di raddrizzamento e uscita dalla capsula dopo l’ammaraggio, usando un simulacro (boilerplate) della capsula.



Nel frattempo, la NASA sta assemblando il gigantesco vettore Saturn V che a dicembre del 1968, se tutto va bene con Apollo 7, dovrà portare per la prima volta degli esseri umani intorno alla Luna.


Fonti: NASA, NASA.